Rea

Rea

Ciao a tutti ragazzi! Il mio nome è Valeria, in arte Rea, originaria pugliese del piccolo paesino di Locorotondo in provincia di Bari nella fantastica valle d’itria. Seppur amante della mia terra, del cibo e della calorosità unica della gente, nel 2016 ho deciso di salutarla per tuffarmi in nuove realtà

In quell’anno partii per il nord Italia dove lavorando come hostess di terra ho cominciato ad apprendere diverse lingue straniere, successivamente approfondite vivendo in francia per qualche mese e per gli anni restanti a Londra in Inghilterra. Nella grande città inglese cominciai ad interessarmi a diverse proposte lavorative come fotomodella principalmente di genere BDSM. Da lì ho deciso di continuare questa strada trattando generi dal glamour al nudo artistico i quali sto sperimentando maggiormente nella città di Bologna dove risiedo attualmente.

Qual è la parte che preferisci di più del tuo corpo e quale in un uomo?

Amo la mia schiena. Sia in un uomo che in una donna come parte del corpo guardo principalmente schiena le spalle.

Parlando di desideri, uno che hai realizzato e uno che vorresti realizzare?

Più che desiderio materiale, un desiderio a cui tengo molto è raggiungere l’indipendenza come persona, essere libera da qualsiasi cosa che nella vita possa ostacolarmi.

Se dovessi scegliere un posto nel mondo dove vivere, dove vivresti?

Se dovessi scegliere un posto nel mondo dove vivere, sceglierei senza dubbio il Perù. Il motivo per cui sceglierei questo paese è legato a vari fattori tra cui la cultura, la quale risale a migliaia di anni fa (l’antichissimo Machu Picchu è in effetti una delle sette meraviglie del mondo), come secondo motivo il clima sempre primaverile e pochissime precipitazioni, ma sopratutto vivrei in Perù poichè il costo della vita lí può essere inferiore a quello dell’Europa dal 60% al 90%.

Che cosa vorresti ti regalasse il futuro?

Ciò che vorrei che il futuro mi regalasse è la felicità. Forse banale detto cosí, ma è ció che infondo vorremmo tutti.

Cos’è per te la felicità?

Senza ombra di dubbio per me la felicità è l’essere completi con se stessi. Essere davvero felice equivale ad aver unito tutti i tasselli della propria anima così bene a tal punto da raggiungere una certa indistruttibile pace/forza.  L’essere appunto completi.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro di modella?

Ciò che più mi piace del mio lavoro è la “libera espressione”. Con questo lavoro ho trovato il modo di esternare la mia arte nei modi più particolari e condividerli con altri fotografi creando progetti di ogni genere. Prima d’oggi, per via del tabù che da secoli c’è verso questa natura, ho sempre represso l’idea di mostrare quanto la bellezza e la sensualità del nudo siano da apprezzare quanto il genere glamour, ma grazie all’aiuto di molti fotografi ho cominciato a dimostrare che tra sensualità e volgarità c’è moltissima differenza. (Chapeau a tutte le modelle che ogni giorno lo dimostrano).

La cosa più pazza che hai fatto nella tua vita.

Tanto pazza quanto segreta.

Qual è stato il momento che ha dato una svolta alla tua carriera?

A malincuore ammetto che il momento che ha dato una svolta alla mia carriera è stato quando ho lasciato il mio paese d’origine, nel mio piccolo paese in Puglia il mio essere stilisticamente alternativa (sopratutto per via di piercing e tatuaggi) non mi permetteva di approcciare al mondo della moda, a differenza di Bologna e Londra in cui il mondo delle alternative model è in super crescita.

Back to Top
Back to Top
Close Zoom
Context Menu is disabled by theme settings.